giovedì 21 luglio 2011

Spam! (Per tornare con i piedi per terra)

Io adoro lo SPAM... Sono una delle poche persone al mondo, credo, che scarica la posta e si legge lo SPAM perché lo trova divertente.
Spam tipo questo qui (i miei commenti tra parentesi quadre):

Ciao nuovo amico! [Amico chi? Io?]
Il mio nome e Tatyana e sono di Russian Federation
[Almeno il traduttore automatico potevi aggiornarlo...], ho 29 anni.
Sono credono
[Sono o credono? Essere come credere? Cos'è? Una nuova religione?] ancora nelle favole e di attesa il mio principe sul cavallo bianco.[Welcome to the real world]
I hanno un buon lavoro e tanti amici
[I chi? I cosa?].
Io voglio fare conoscenza con te
[Io no: conosco già troppe persone. Fatico a ricordarmi i nomi.] e hanno un amico di penna[Chi ha un amico di penna?] e puo essere avremo rapporto nella vita reale[Ho già troppi rapporti con troppa gente. Perché dai per scontato che mi interessi conoscerne di nuova?].
I capire che u ottenere una strana lettera da parte di donne sconosciute adesso.
[Capire che?]
I credo che u spesso di vedere lettera simile nella tua casella di posta
[Ebbene si: la tua lettera è identica ad altre 10.000 finite nell'antispam. Riconosci che sei poco originale?], ma vi chiedo da notare la mia lettera[Notata: 'na vera merda.]!!
Ho pagato i soldi per agente di datazione
[e hai sbagliato...] che mi ha dato la tua e-mail[Se lo trovo, ho cure mediovali pronte...] ..
Io non credo in Internet dating
[Siamo in due] e so che ci sono un sacco di persone pericolose[Lo dici a me? Ho visto gente restare fulminata mettendo la spina al modem...].
Ma ora 21 centure
[Sei Nostradamus!] qui[Non là? Proprio qui?] e molte persone si sono conosciuti via Internet[Si, come no?].
Ad esempio, il mio amico ha utilizzato International Incontri e qualche tempo fa, ha trovato un uomo buono dagli USA
[Ah! Un sito per gay... Mah...].
Lei
[Lui o lei? Deciditi.] e molto felice e lei per passare a lui presto![Non so perché ma ricorda la pubblicità del Dash...]
Penso che sia un buon esempio per me
[Eccerto, come Gandhi e Madre Teresa di Calcutta]....
I miei rapporti non ha funzionato con gli uomini provenienti dalla Russia
[Troppo poveri?] per molti motivi, purtroppo ...
Io voglio credere e sperare che si sara
[Si, Sara. Si.] scrivetemi sulla mia E-mail: XXX@XXX.XX Tatyana Blankenship

Chi dice che la comicità è morta, non consulta la sua cartella dello SPAM...

Il silenzio è un incantesimo.

La prima cosa che mi ha colpito è stato, devo ammetterlo, un vago sentore di muffa. Come la cantina di nonna, che si allagava ed ora ha quell'odore "particolare" di luoghi una volta invasi dall'acqua ma oggi perfettamente asciutti. Quasi una loro memoria esclusiva di una condizione passata.

Poi, però, l'attenzione è stata subito catturata dal rumore. Un fracasso infernale, veramente poco appropriato al luogo.
Ed eccola là, la fonte del fracasso: nero come la pece, vestito di bianco, un frate armato di aspirapolvere sta togliendo i secoli al pavimento del transetto di destra.
Una figuretta china accanto a muri possenti e colonne che si alzano nella tenue oscurità.
Faccio un giro: il coro, un santo qui, un confessionale là... Prima di uscire nuovamente, nel silenzio. Sbircio il mulino, guardo l'estensione dei prati. Arrivo al negozio, con i prodotti che provengono dalle località più disparate. Mi siedo al bar, prendo un caffè e riguardo indietro.

Sono in una bolla impermeabile.

A 500 metri da qui c'è il caos, un'infernale rimescolio di chiassose auto, urla, persone. Si sentono come echi, da qui, dove il silenzio, come i prati che circondano questo posto, si trasforma in spazio, diventa prepotente e annulla il tempo.
Da quanto tempo sono qui?
10 minuti... Forse 1 ora. Qualche giorno, oppure un attimo.
Senza orologio è difficile capire e, nel dubbio, resto lì ad osservare una pigra nuvola che sorpassa il campanile.
Non sono credente ma la meditazione non è un'esclusiva religiosa: la ricerca della pace, della sensazione di pace, è innata nell'uomo che vive nel caos. In questo luogo sembra che questa ricerca non sia del tutto vana. Almeno in un mercoledì mattina di luglio.

L'indesiderato orologio arriva sotto forma di barista che si lamenta del ritardo di un suo amico e, incidentalmente, mi informa che 10 minuti prima avrei dovuto essere al mio appuntamento.

Pago il caffè, esco. Il silenzio mi resta attaccato, come miele, lungo il marciapiede, attraverso il ponticello e fino alla macchina.

Metto in moto e, in un attimo, sparisce tutto: sono di nuovo uno di quelli "fuori" da lì.

Nelle mattine d'estate, dopo la pioggia, a Milano, capitano delle cose strane.
Specialmente se ti viene in mente di fermarti 1 minuto a Chiaravalle per un caffè.

(Il titolo del post è una citazione di Cecilia Dart-Thornton)

giovedì 14 luglio 2011

Il debimetro della Sorento

Un bel giorno, la mia Sorento ha deciso che il suo motore è prezioso e non deve rovinarsi. Così l'ha limitato a 3000 giri.
Nulla di problematico se non fosse che la mia Sorento è automatica e i cambi marce avvengono OLTRE i 3000 giri per tutte le marce sopra la seconda.
Il che significa una ripresa degna di un trattore old style e il dover usare continuamente il cambio sequenziale. Divertente per un po'... Ma poi è una gran rottura di balle.

Vado dal meccanico vicino a casa per il tagliando e lo informo del problema.
Dopo un pomeriggio che ha passato tra la concessionaria Kia e il pompista di fiducia, il responso è che si tratta del debimetro (o flussometro che dir si voglia). Un pezzo che in Kia fanno pagare qualche centinaio di euro.
Però non è detto che sia quello: magari è qualcos'altro legato all'alimentazione dell'aria al motore.
La macchina, comunque non và: deve lasciarla dal pompista qualche giorno.
Il fatto è che il "difetto" è casuale: ogni tanto lo fà, ogni tanto và benissimo.
Io penso a un problema elettrico: l'andazzo della macchina sembra dipendere dal sole (calore) e dall'umidità. Due fattori tipici dei contatti difettosi.
Così stacco il connettore del debimetro e noto che ha un piedino rovinato e un po' sporco. Raddrizzo quel che posso, pulisco... E il problema è risolto.
Per un po'.
Si, perché si ripresenta di nuovo, in ferie a Fano.
Qui ci sarebbe da aprire una parentesi perché la concessionaria Kia più vicina è a Pesaro. Vado lì e gli dico che il connettore del debimetro è rotto e andrebbe ricrimpato e cambiato.
Nulla da fare: prima si controlla col tester (come tutti gli altri).
Secondo il tester, il debimetro non và (ma pensa un po'), così si dà il via a smanettamenti vari... Alla fine salta il fusibile del motore.
Reazione del meccanico: si è guastato il tester.
La macchina non parte più... Si mette a controllare i fusibili uno alla volta.
Io guardo la mappa dei fusibili (in Kia sono ordinati): al motore corrisponde il fusibile numero 16.
Dopo un po' di smaneggiamenti trova il fusibile guasto (si, proprio il 16) e lo cambia.
Miracolosamente (si fa per dire) il tester ricomincia a funzionare.
Alla fine prende il flussometro da una Sorento funzionante e lo attacca al posto del mio. Il problema persiste (ovviamente: son 2 ore che ti dico che è il connettore).
Mi dice che è qualcosa dell'impianto elettrico, che Kia ha listino come unico pezzo di ricambio dal costo di svariate centinaia di euro, che ci vogliono giorni per risolvere il problema e così via...
OK.
Riprendo la macchina e torno in vacanza.
Al campeggio apro il cofano, smonto il connettore (si apre tranquillamente) e stacco i fili e gli spinotti crimpati. Scoprendo che il secondo spinotto è, semplicemente, rotto. Sono mollettine stupidissime, si piegano a guardarle. Una è rotta. Tutto lì.
Adesso sono in vacanza, la macchina fa i capricci e a volte non li fà... Aspetto di tornare per cambiare lo spinotto crimpato rotto che dà tanti problemi.
Un pezzo che costerà si o no 10 cent, con un lavoro che richiede una pinza a crimpare e un buon 5 minuti di lavoro...

Ho fatto un giro sui un po' di forum dove ho trovato problemi legati al debimetro della Sorento e a spegnimenti della macchina improvvisi. La soluzione ce l'ho io: se guardate il motore spento, quel connettore è lì buono e tranquillo. Se lo accendete e fate accelerare qualcuno mentre guardate il motore, noterete come quel dannato connettore si muova come una pallina rimbalzante: il motore si inclina sui sotegni mentre il filtro dell'aria è fisso ed è ovvio che quel connettore "lavori" e "sforzi" e, con lui, i contatti all'interno (quelli fatti con le mollettine stupidissime). In più, il debimetro si scalda... Insieme ai fili e al dannato connettore. Fattori che producono, guarda caso, rotture nei contatti elettrici.

Su una macchina automatica come la mia, il mancato contatto durante la marcia mette l'auto in folle o la fà passare a una marcia inferiore (se il motore è sotto i 3000 giri).
Su una macchina manuale, invece, il motore si spegne (se viaggia a più di 3000 giri) perché nessun guidatore è abbastanza pronto da metterlo in folle. Se manca il contatto, la centralina và in protezione, non ammette più di 3000 giri e il motore si spegne.

PRIMA di spendere centinaia (se non migliaia) di euro in ricambi e menate varie, fate una visita da un elettrauto o da un'officina BOSH e fate controllare quel connettore perché sembra robusto ma, dentro, è fatto di gelatina!

lunedì 11 luglio 2011

E...

Se tornassi a scrivere qui?
Visto che non scrivo più per lavoro... :D