martedì 11 settembre 2007

Prete maledetto, creperai un giorno o l'altro...

E' una lunga vacanza da post... Ho troppo da fare, in questo periodo.
Però... Però, ieri, mi sono arrabbiato parecchio. E stamattina ho scoperto di essere "muto" davanti al caos.
Per capire questa cosa bisogna pensare a una mia giornata tipo e bisogna sapere che abito a Bernate di Arcore (MI), nei pressi della grande chiesa rotonda.
Bene... Ogni mattina mi alzo alle 5 e 1/2, parto da casa e vado al lavoro, in mezzo al caos cittadino.
Arrivo a casa tra le 6 e 1/2 e le 7 di sera... A volte alle 7 e 1/2.
Casa, in campagna... Dietro ho un sacco di prati e boschi. Zona residenziale... Che pace...

Pace 'sto cazzo.
Perché capita di avere un prete appassionato di musica... Che inizia a suonare le campane alle 7 e 1/2, si interrompe dopo 14 minuti. Poi 1 minuto di pace, dopo batte le ore e i quarti, poi 1 altro minuto di pace, poi altri 12 minuti di scampanate. Dopo? Beh, dopo suona le ore (8 tocchi). Poi un'altra piccola pausa ed altri 10 minuti di scampanate. Poi c'è il primo quarto (quindi 8 tocchi e 1 tocchino). Poi altri 10 minuti di scampanate... E tira avanti fino alle 9.
A nulla è valsa la protesta della mia vicina che ha chiesto un minimo di pietà.
La legge... Ci si può pulire il culo: i tempi di attesa per veder taciute almeno le scampanate più lunghe si misurano in anni.
Allora...
Beh, allora io ho alcune speranze:
- Che un politico si trasferisca vicino a casa mia. Sono convinto che, miracolosamente, le campane verranno tacitate. Forse è per quello che dall'altra parte di Arcore, dove abita LUI, c'è un bellissimo silenzio?
- Che, finalmente, qualche musulmano integralista invada la zona. Il campanile non durerà a lungo.
- Che ci sia un terremoto... I primi ad andare giù sono i campanili...
- Che il prete crepi. Si... Non che si trasferisca. Deve morire assordato dalle sue fottute campane.
Perché sono espressione di fede, richiamo del popolo cristiano... Ma anche un gran giramento di coglioni per chi ci abita vicino e si sente rintronare PER ORE alla sera, quando vorrebbe riposare.
Un giorno creperai... E io verrò al tuo funerale con una bottiglia di champagne. E, dopo tutto il tuo far casino, finalmente, farò io un semplice, piccolo, botto.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Hai tutta la mia comprensione.
Possiamo sempre buttargli una polpetta avvelenata?
:)

Anonimo ha detto...

Io abito vicino una chiesa ed ormai è un abitudine e non ci faccio più caso. Abito in un piccolo paese di provincia e le campane si sentono anche in lontananza (e quindi sento anche quelle di altre chiese). Mi trovo bene e non ho nulla da dire.
Molto dipende dal nostro carattere. Penso che abitare/lavorare in una grande città sia logorante. Forse è per questo che i nervi diventano molto "delicati". Cmq non ti invidio. Io per tornare a casa ci metto 3min.!!!!!! Buona vita.

Unknown ha detto...

Ciao anonimo, sono stata a casa di Khamul sabato scorso, dal primo pomeriggio fino a tarda sera. E ho appurato di persona questa cosa delle campane.
posso assicurarti che e' veramente una situazione esasperante. e comunque e' vero, un adulto puo' farselo andare bene per un po' prima di sclerare... ma quando ho visto la sua bimba di 8 mesi piangere disperata ogni volta che si mettevano a suonare le campane, e cioe' ogni quarto d'ora, ti giuro avrei preso il mio poco diplomatico ombrello per andare dal prete a farglielo incontrare. I nervi per il traffico, credimi, c'entrano fino ad un certo punto.