mercoledì 9 gennaio 2008

Amici... (e 100)

Mi accusano che questo blog è pesante... Che alcuni post sono indigesti e l'intero blog non "trasuda" di personalità come altri... Non è un blog adatto a tutti.
Sono perfettamente d'accordo: non ho mai voluto fare un blog per parlare del cibo preferito dal cane, per spiegare nulla a nessuno, per mostrare alcunchè. Sto facendo questo blog come "valvola di sfogo" di una serie di pensieri e di idee che mi passano per la testa e, a volte, lo uso per commentare le cose come farei al bar...
Nel frattempo sono al centesimo post.
QUESTO è il centesimo post... Così ho deciso di dedicare questo post particolare agli amici. Che, per me, sono declinati nelle forme più varie. Allora li ricordo qui... Non è una classifica e non c'è un ordine preciso. Senza questa gentaglia, la mia vita sarebbe stata molto meno ricca. E io non sarei mai stato quello che sono. Grazie ragazzi. Vi romperò le palle a morte, ovviamente... :P
Come d'abitudine... I nomi non servono e chi è coinvolto SA che mi riferisco a lui... :D

Mi sei stato testimone di nozze ma, soprattutto, sei mio amico da lungo tempo. Mi conosci e sopporti i miei scazzi (da anni: record del mondo omologato), stai ad ascoltarmi anche quando darei fuoco al Vaticano intero, sopporti pazientemente quando ti "molliamo" la nanerottola e le dai retta come un baby sitter navigato. Una mente geniale, travestita saltuariamente da imbecille ma solo per schernirsi un po'... Se no, tutto sarebbe troppo serio. Rendi colorata ogni tua visita e sai che casa mia è casa tua. Non servono inviti. Ma se porti anche solo un dolcetto, te lo faccio ingoiare a forza perché, altrimenti, sembri un catering...

Sei una ragazza brillante, ben al di sopra la media, anche quando scazzi e sbrocchi. Si, rompi un po' con 'sto pupone... Ma è uno che non capisce con chi ha a che fare e avresti fatto meglio a sparargli anni fa. Ci avresti solo guadagnato. Conosciuta accidentalmente, ci sono ancora tante cose che non sappiamo di noi. Alcune ci vedono ai poli opposti del mondo ma ci sono anche tante cose in comune di cui chiacchierare. Hai una sensibilità unica e quella scorza che ti metti addosso, lo sai, non ti si adatta nemmeno un po'.

E' colpa tua. Tutto è colpa tua (stronzo :D). Mi hai salvato la vita una vita fa e quello che sono, gli amici che ho, li devo a te. Anche il mio lavoro (e quello di molti altri) è dovuto a te. Persino il mio matrimonio e mia figlia derivano da quella serata in cui, in mezzo alla nebbia, sono arrivato col motorino al tuo "santuario". Gli anni si sono accumulati come polvere e di cose insieme ne abbiamo fatte. Sei decisamente sparito dal mio matrimonio... Ma, si sa, tu non sei sposato... E la caccia è sempre aperta.

Non importa se sembriamo i Blues Brothers. I ricordi sono tanti... Le idee tantissime. Anche se, ogni tanto, viaggi a 1 metro da terra, sentirti o vederti mi consola. Abbiamo fatto un lungo viaggio insieme, siamo scesi un gradino per volta ma tu sei quello che, di continuo, mi faceva vedere che là sopra c'era un cielo aperto e senza nuvole. Ogni tanto si risale, ogni tanto ci si allontana... In molti momenti non so che avrei fatto senza di te. Ora siamo lontani... Interessi diversi, vite diverse. Ma io SO che ci sei e ci sarai sempre. Così come io ci sono e ci sarò. E' un patto antico, il nostro. Vecchio di secoli.

Tu sei un finto pessimista dichiarato. Si, perché il pessimista vero si rassegna. In te, invece, c'è una scintilla di speranza che non si arrivi mai al fondo totale. A volte sbagliando, a volte alimentandola con altra speranza, visto che le cose non vanno sempre tanto male. Hai una donna, una casa, un mondo verde attorno a te. Hai un passato lungo diverse epoche storiche, mondi minuscoli in cui ti avventuri. Mi prendi per il culo perché scrivo da dislessico (cilc)... Ma lo sai che ti voglio bene anche per questo e, proprio per questo, ogni volta che scrivo mi ricordo di te. E' tanto che non ci si vede ma non è un problema. Tu ci devi stare... Perché io ci sono. Quindi, amico oscuro, rompi pure le palle quando vuoi ma, il mondo, senza te sarebbe un po' più spoglio di com'è. Grazie per tutto quello che hai fatto per me.

Ok, ok... Hai fatto un gran casino. Ok, sono anni che non ci vediamo. Ok, ci siamo sentiti pochissimo. Hai un'altra vita, un'altra donna, un altro lavoro. quante partite avremo fatto su quel biliardo? Quanto cazzeggio? Quanta roba avremo scaricato e quanti progetti abbiamo fatto insieme? E quanti caffè? Ti devo moltissimo. Resti sempre il solito pirla... Ma non ti preoccupare. Lo resterò anche io.

Avevi un'approccio al mondo rivoluzionario. Avevi la vita che ti scorreva dentro e addosso, che spandevi tutto intorno a te. Avevi un modo di pensare alternativo, sapevi guardare dentro a chiunque, avevi un dono. Per diversi anni non ci siamo più visti ed ho saputo che sei stata gravemente malata. Tuttora lo sei. quella vita in cui vivevi, come un brodo, si è modificata e, ora, non serve più. Non sei più la donna indipendente che eri. Mi hai mostrato nuove vie, mi hai cambiato la vita, mi hai voluto bene come a un fratello. E io ero contento di avere una sorella, fino a quando il caso, alla fine, ci ha divisi. Idee diverse nate dalla stessa terra. Mi manchi ma non voglio rivederti. Per me sarai sempre quella che vuole smuovere il mondo intero. E, ogni tanto, ci riesce.

E poi... Un post non può essere infinito... Diciamo che gli amici che hanno influito maggiormente sulla mia vita sono qui sopra... Gli altri... ragazzi: io vi ricordo bene. Nessuno è stato dimenticato... Ma questi qui, sopra... Beh, se ne avessi mancato uno solo, adesso sarei stato molto diverso.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, passavo di qua.
Credo che un blog nasca soprattutto per se stessi. Poi, per un po' di orgoglio personale, si cerca di farlo piacere anche agli altri. E' un mezzo per tenersi più uniti, non serve a sostituire gli incontri. Non bisogna dare giustificazioni, e può capitare che qualche volta il tutto assuma un tono un po' "nero", ma anche le nostre giornate possono non essere tutte "al max della gioia".

Anonimo ha detto...

ciao, sono il 101esimo

e ho una domanda irriverente per te: questo post è del gennaio scorso, adesso è gennaio e mi hai cercato e ritrovato.. che cos'è? te pija l'amarcord ad ogni anno nuovo? (se freud fosse vivo oggi, oltre a stupirsi della propria longevità* direbbe che ad ogni capodanno vieni colto dalla consapevolezza del tempo che trascorre inesorabile e di quanto ci si lascia alle spalle volenti o nolenti o banalmente per distrazione)

* la battuta è di Bergonzoni

Khamul ha detto...

JB... No, ogni anno nuovo mi girano le balle perché è passato un altro anno.
Ma, in genere, l'amarcord mi ha preso solo una volta, tempo fa. Il problema è che non è ancora finito. :P