mercoledì 12 novembre 2008

L'estinzione dei blog italiani

Bella news...
A quanto pare c'è depositato in parlamento, in Commissione Cultura, il progetto di un DDL (DDL C. 1269) che equipara i blog che mostrano pubblicità a un prodotto editoriale vero e proprio, facendoli oggetto di registrazione presso i tribunali. Esattamente come avviene per i giornali.
Questa roba era nell'aria da un pezzo: già prima del tentativo del 2007 (Decreto Levi-prodi) c'era qualcosa di strano in questa politica di vetusti cervelli che non comprende il mezzo (Internet) e cerca di arginarne gli effetti sulla società. Una classe politica che, tranne rari casi, cavalca come Don Chisciotte contro i mulini a vento del progresso.
Ora esce di nuovo questa roba... Così come verrà tirata fuori ancora e ancora fino a quando non verrà approvata questa legge liberticida.
Si, perché obbligare alla registrazione corrisponde a impedire alla stragrande maggioranza delle persone di tenere un blog. Dove lo trovi un direttore responsabile per tutti?
E dire che, proprio Internet, ci fornisce gli strumenti di protezione necessari.
Quello che state leggendo, infatti, è FISICAMENTE ospitato da un server negli USA. Un paese che avrà pure grandi pecche (e cerco di stare tranquillo perché io sono sempre stato anti-USA) ma che ha anche una serie di tutele che noi Italioti non abbiamo. Tra cui la possibilità di esprimersi nella massima libertà.
Alla fine, i blog e le piattaforme di blog italiane spariranno, così come le società che se ne occupano.
E noi?
Beh, noi andremo a scrivere all'estero.
tanto, quei vecchi babbioni non l'hanno mica capito che Internet è una entità sovranazionale che non può essere controllata e governata dalle leggi di un paesucolo come l'Italia. Paesucolo bellissimo ma con queste pecche degradanti e penose.

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