martedì 10 luglio 2007

Iberia: viaggi del terzo mondo...

Sono tornato dalle vacanze. Bellissime e rilassanti. A Pamplona (Spagna), a cui dedicherò un altro post.
Quello che mi interessa segnalare, però, non sono le vacanze in se ma il viaggio. Sia di andata che di ritorno.
La premessa è che io e mia moglie abbiamo pagato oltre 400 euro a testa per un volo da Milano Malpensa a Madrid e da Madrid a Pamplona e ritorno. Con Iberia.
Io, onestamente, pensavo che Iberia fosse una buona linea aerea.
Pensavo.
Ora non più.
Arriviamo a Malpensa, imbarchiamo le valigie e teniamo con noi il passeggino di Anahi. Una procedura normale e corretta: i passeggini vengono consegnati all'ingresso nell'aereo e vengono fatti trovare alla discesa. Sono considerati bagaglio a mano ingombrante. Quindi non vanno con le valigie e non stanno in cabina: il personale dell'aereo si cura di tenerli durante il volo.
I bimbi piccoli, come Anahi, stanno in braccio durante tutto il volo, assicurati con una prolunga della cintura di sicurezza.
Bene... All'imbarcoi la prima sorpresa: mentre su KLM venivano imbarcati prima i clienti business e le famiglie e poi gli altri (perché le famiglie, per la questione passeggini, hanno più sbattimento prima di potersi sedere), con Iberia si va in massa, tutti insieme.
Consegniamo il passeggino e chiediamo per ben 3 volte la cintura per Anahi. Alla fine la otteniamo. Seconda sorpresa: sui voli Iberia, se non paghi, non ti danno nemmneo un bicchiere di acqua. E vendono dei tramezzini stantii "fast and good" che fanno pagare a peso d'oro.
CI facciamo il nostro volo e arriviamo a Madrid 1 ora prima della partenza del volo successivo. Scendiamo dall'aereo e, sorpresa, il passeggino non c'è. Ne il nostro, ne quello di un'altra coppia.
Ci fanno aspettare mezz'ora fuori dall'aereo perché devono "indagare" e, alla fine, ci dicono che il passeggino è stato mandato insieme alle valigie degli altri viaggiatori e che forse (forse) lo troveremo a Pamplona. Protestiamo ma nessuno ci dà retta. Il tempo rimasto è appena sufficiente per passare dal terminal di arrivo al terminal del volo successivo... E via di corsa, con la bimba in braccio.
Volo per Pamplona, stessa storia: non danno nulla se non a pagamento e ottenere una cintuira per Anahi richiede una certa insistenza.
Arriviamo a Pamplona... E del passeggino nessuna traccia. Protestiamo e veniamo diretti a un ufficio in aeroporto che si occupa dei bagagli smarriti.
Altra sorpresa: insieme a noi c'è quasi la metà dei viaggiatori del volo. Chi non ha ricevuto una delle tante valigie, chi non ha ricuvuto la sua unica valigia, chi non ha ricevuto nessuna delle tante valigie. Per tutti la risposta è quella di "aver fede", che "verranno ricontattati".
Era sabato sera e ci rassegnamo a tenerci la bimba in braccio fino a lunedì mattina.
Nel frattempo nessuna notizia dall'aeroporto, malgrado continue telefonate, proteste tramite il sito di Iberia e via dicendo. Lunedì compriamo un nuovo passeggino, decisamente più scrauso di quello andato perso.
Lunedì sera veniamo ricontattati e ci dicono che il passeggino è in aeroporto e che hanno provato a telefonarci tutto il giorno (falso: noi abbiamo telefonato in continuazione, ogni ora, e non c'erano mai novità).
Situazione risolta? Si... Tranne che, al ritorno, decidiamo di imbarcare entrambi i passeggini come valige. Pensando che, almeno uno, possa arrivare.
Arriviamo a Malpensa... Sorpresa!
I bagagli escono, le valigie ci sono...
E NESSUNO dei due passeggini arriva!
Però... Stavolta eravamo in Italia. Quindi non dovevo affidarmi alle traduzioni in spagnolo di Hebe. Potevo smadonnare e minacciare io.
Bene... Ovviamente, la hall per il ritiro dei bagagli vedeva una coda chilometrica ai banchi dei bagagli smarriti. E nessun altro operatore.
Però... Alla fine mi sono appostato fuori dalle porte dove venivano gettati in mezzo alla hall i bagagli fuori misura. (Si, gettati. Lì in mezzo. Senza riguardi particolari.)
Il primo operatore che è uscito si è visto un omino da oltre 110 Kg e quasi due metri che, con fare piuttosto nervoso, lo minacciava di spezzargli le braccine e le zampette se non avesse trovato e consegnato due passeggini.
L'ho mandato a cercarli... Intrattenendomi con il suo collega alla porta. COllega che guardava nervosamente se stesse arrivando l'altro, visto che non poteva rientrare e non sarebbe rientrato se non avessi riavuto i miei passeggini.
Bene... I passeggini sono stati riconsegnati in 5 minuti cronometrati.
Con questo viaggio ho capito alcune cose...
1) MAI più con Iberia. E' una compagnia da terzo mondo. Con servizi scarsissimi e un'attenzione al cliente pressochè nulla.
2) MAI più voli con i passeggini. Viaggeremo senza e ne compreremo uno "usa e getta" in loco.
3) MAI più voli in aereo per vacanze europee. In macchina ci si mette poco di più ma è anche meno stancante, meno stressante e, sopratutto, è quasi impossibile perdersi i "pezzi".
4) Conta più una minaccia fisica a un povero cristo di addetto che un modulo di protesta.

Insomma... Ho imparato che avere senso civico quando si viaggia è completamente inutile.
E, comunque, ribadisco quello che ho detto alla tipa che NON mi ascoltava del banco informazioni Iberia a Madrid: Fuck Iberia.

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