giovedì 22 maggio 2008

Lassù qualcuno ci... prende per il culo!

Dò un'occhiata distratta alla HP di Google personalizzata e vedo una notizia dell'ANSA: "Scajola: nuove centrali nucleari costruite entro 5 anni".
Era ora!
Siamo circondati da paesi che costruiscono centrali nucleari e gli unici coglioni che non usano questa forma di energia sostanzialmente pulita (più del petrolio e del carbone che usiamo). Pagando moltissimo l'energia e comprandola proprio dai paesi che usano il nucleare.
Poi... Dopo 5 minuti (cinque! Non 10... Cinque!) compare una nuova notizia, stavolta del Il Sole 24 ore: "Nucleare, la fusione fredda funziona".
In pratica, un giapponese e il suo team hanno prodotto energia con tecnologie attuali e partendo (e arrivando) a sostanze innocue... A temperature non ambientali ma non impossibili.
Insomma... Ho letto l'articolo... Mi son documentato velocemente...
Ed ho concluso che, adesso che ci siamo svegliati... saremo ancora indietro. Tra 5 anni avremo le centrali nucleari tradizionali... E scommetto che tra 5 anni, altri paesi (tipo il giappone ma anche gli USA e la Germania) staranno già passando al nucleare freddo.
Mah...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, sono appena atterrata qui andando di blog in blog, di cui non mi ricordo più. Mi spiace contraddirti ma il nucleare è una pessima idea. Ci sono un'infinità di posti in cui documentarsi, che dimostrano quanto sia inadatto alla risoluzione del problema, pericoloso e antieconomico.
Faccio un riassunto dell'articolo + recente che ho letto (fonte Le Temps, Svizzera, articolo tradotto e pubblicato da Internazionale nr.750 della scorsa settimana).
"Dal 2001 il prezzo dell'uranio è decuplicato: da 7 a 75 dollari a libbra. Dal 1991 non si estrae uranio sufficiente per coprire il fabbisogno delle centrali nucleari civili attuali, i giacimenti che si scoprono oggi hanno quasi tutti meno uranio dei precedenti e non vengono sfruttati del tutto perché è antieconomico. Inoltre i nuovi giacimenti scoperti non possono essere utilizzati subito, le miniere diventano operative dopo un periodo di anche vent'anni, e negli ultimi 20 anni non sono stati scoperti giacimenti di grande rilievo: tra il 2015 e il 2025 la produzione diminuirà per la mancanza di uranio. L'uranio naturale contiene poi solo lo 0.7% di uranio 235, l'unico utile per la fissione. Per aumentarne la percentuale e quindi arricchire l'uranio, servono procedimenti complicati e costosi che richiedono enormi quantità di energia: in USA usano il carbone. Anche se non venissero costruiti nuovi reattori, la produzione di uranio sarebbe insufficiente per rifornire quelli attuali.
O altrimenti c'è l'uranio disciolto dell'acqua di mare: 3 milligrammi al metro cubo, ma
negli ultimi dieci anni l'agenzia nucreare giapponese (la più avanzata del settore) non è riuscita a trovare sistemi di recupero dell'uranio che abbiano un rapporto sensato di energia spesa/ ricavata.
Non ultimo: attualmente 16 paesi sfruttano l'uranio e l'80% della produzione si concentra in 6 paesi: Russia, Niger, Namibia, Kazakistan, Australia e Canada. COn così pochi produttori, l'industria nucleare è molto vulnerabile. In cun contesto in cui l'approvvigionamento di combustibile crea tensioni, è assurdo voler costruire nuove centrali." (autori: Isabelle Chevalley, chimica, presidente del movimento svizzero Ecologie Libérale e Pierre Bonnard, fisico)

E questo articolo non dice nulla della quantità di acqua che serve al raffreddamento, o del problema delle scorie, oppure del fatto che qualsiasi centrale dopo vent'anni diventa obsoleta e va chiusa.
Ecco, era quanto volevo dire.
A presto (tornerò a leggerti!)
Gloria Serra

Khamul ha detto...

Infatti non si parlava di nucleare "vecchio".
Si parlava di nuove tecnologie...
Quanto al nucleare, si vede chiaramente a cosa ha condotto l'attuale politica di "stop" imposta in Italia: compriamo energia dall'estero (tanta, tantissima energia). Guarda caso prodotta proprio con il nucleare da francesi, svizzeri e tedeschi. Con centrali che gli abbiamo costruito (almeno in parte) noi!
Insomma... O si trova il modo di risparmiare energia e usare le fonti alternative (e questa è la soluzione che preferisco).
Oppure si va sul nucleare più "pulito" e "sicuro" possibile.