lunedì 5 novembre 2007

Lavorare in un call center...

Se ci fosse una classifica dei lavoratori precari e senza diritti, malgrado i controlli e gli scandali fatti in passato, i lavoratori dei call center dovrebbero entrarci a pieno titolo.
Su queste pagine ho scritto della mia esperienza come "libero" professionista... Sono entrato in contatto con "staggisti" sfruttati ed ho speso qualche parola per loro...
Ma, in questi giorni, ho avuto occasione di chiacchierare un po' con persone che lavorano in un call center.
Devo ammettere che questi imprenditorucoli sanno sfruttare bene le "nicchie" della legge. Nicchie che ci sono dovunque ma, a volte, sono talmente ampie da far sospettare che siano state create ad arte.
Così ho scoperto che nei call center si lavora proprio bene.
Gli amici del call center che ho sentito sono associati all'azienda e non sanno più che farsene dei loro ricchi di privilegi: non gli vengono pagati gli straordinari, niente malattia, niente ferie, niente indennità per il lavoro festivo, ne indennità per quello notturno o per i turni.
Ovviamente i turni... Perché il call center non si ferma mica. Dalle 7 in punto alle 23, tutti i giorni dell'anno. Ferragosto e Natale inclusi.
Certo che questi lavoratori che puntano a un contratto decente ne hanno di pretese... Vorrebbero persino che l'azienda li pagasse se si ammalano. Assurdità, assurdità.
Così può capitare che, un giorno, arrivino al call center gli ispettori del ministero del lavoro e si chiedano come mai gli associati lavorino con stipendi da fame e abbiano un rimborso spese sostanzioso per venire in azienda. Voci maligne dicono che è perché sui rimborsi spese non si pagano le tasse... Ma sono malignità.
Poi, i nostri amici ispettori, possono chiedersi come mai ci siano in giro fogli con elenchi di persone associate per ogni turno, quando è espressamente vietato che gli associati siano vincolati agli orari...
Così come capita che, quando gli ispettori se ne vanno, un branco di filibustieri si riunisca, neppure in segreto, proponendo di trasformare tutti gli associati in una cooperativa.
Perché va bene tutto... Ma assumerli no. Mica li vogliamo sposare. Li vogliamo solo sfruttare finché ci servono.

Caro Biagi, ti hanno fatto fuori e sei diventato un martire e, per tanto, intoccabile.
Ma se restavi qui... Avresti certamente incassato un bel po' di maledizioni grazie alla tua "flessibilità". Perché tu, il lavoro fisso, ce l'avevi... E tutti sono froci col culo degli altri.
Te compreso.

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