lunedì 5 novembre 2007

Una legge religiosa dannosa

Cos'è l'estremismo religioso?
Siamo abituati a pensare a questo fenomeno come una cosa che vede la parola "islamico" subito dopo la parola "religioso".
In realtà, qualsiasi religione può essere definita estremista quando le sue idee, i suoi precetti, iniziano ad influire nella vita anche dei non religiosi, grazie all'ingerenza nelle leggi civili.
Da questo punto di vista, l'Italia è un paese estremista: il clero cattolico interviene pesantemente nella politica, influenzando in modo disgraziato e imprevidente sia l'approvazione delle leggi che le semplici proposte.
Così, mascherandosi da bravi cattolici, alcuni politici e uomini di potere possono fare i loro porci comodi, esercitandosi in una sorta di "bispensiero" tipico di un certo romanzo a me molto caro, ambientato in un mondo di 13 anni fa che, tuttavia, ci sbatte in faccia ipotesi che assomigliano sempre più al nostro nebuloso futuro.
Bene... Tra le tante proposte, ce n'è una che è stata battezzata "etica" e che è legge dello stato.
A nulla sono valsi gli appelli per eliminarla ed è palese l'influenza della chiesa cattolica sia sul suo impianto che sulla spinta ad approvarla: la legge sulla fecondazione assistita.
Tra le varie regole che detta la legge c'è quella che impedisce un'analisi degli embrioni prima dell'impianto e ne vieta il congelamento.
Sulla carta, dal punto di vista religioso, funziona tutto: l'analisi è vietata per evitare che, in futuro, alcuni genitori possano "scegliere" come vogliono il figlio. Il congelamento è vietato per evitare una sovra produzione di embrioni che non possono essere distrutti (perché sono vite umane) e che non possono essere obbligati a nascere.
Se la morale cattolica è salva, l'aspetto civile, tuttavia, viene abbondantemente violentato. E, con esso, l'aspetto puramente medico.
Perché, per esempio, è necessario fare un'analisi degli embrioni? Il motivo è facilmente comprensibile: la stragrande maggioranza degli embrioni NON E' vitale. Non può arrivare al parto a causa di macroscopiche malformazioni oppure non è vitale già in partenza a causa di problemi di duplicazione cellulare. Non è un caso che, anche una coppia perfettamente fertile, impiega qualche mese per mettere in cantiere un figlio. Qualsiasi medico può confermare che, prima anche solo di fare esami, sarebbe il caso di aspettare ALMENO un anno.
Invece, oggi, in Italia, si spendono migliaia di euro del servizio sanitario per ottenere 3 embrioni da impiantare nella futura mamma, senza nemmeno poter controllare che siano "a posto". Così è scontato che la percentuale di impianti riusciti crolli a livelli pre-industriali. Non perché la tecnica non funziona ma semplciemente perché c'è un'altissima probabilità che gli embrioni impiantati siano già moribondi.
E il congelamento? A che serve? Una volta che uno ha i suoi embrioni...
Se fai una domanda così, significa che non sai un cazzo di questo tema. Se non lo sai, però, te lo spiego io in 2 parole.
La donna non è che ha lì le ovaie piene di ovuli che aspettano solo die ssere fecondati. Nell'arco di un mese, un ovulo (o due) arriva a maturazione e viene rilasciato. Solo se è a maturazione. Questa maturazione avviene tramite "chiavi" ormonali: il ciclo ormonale femminile serve (tra le altre cose) per far maturare quell'unico ovulo.
Nella fecondazione assistita, però, non si può prelevare un solo ovulo. Un solo ovulo significa un solo embrione. Inoltre, il momento del prelievo deve essere ben determinato e coordinato con la maturazione degli ovuli interessati. In risultato? Ben prima di poter prelevare gli ovuli, la donna interessata deve iniziare una cura ormonale massiccia per stimolare le ovaie. Con il risultato di stare male. Molto semplicemente, una donna che fa cure simili STA MALE per settimane.
Poi c'è il prelievo degli ovuli e la loro inseminazione per formare gli embrioni.
Dopo c'è l'impianto.
OK... In Italia, per ogni tentativo di impianto, la donna deve seguire un ciclo lunghissimo di cure mediche per stimolare gli ovuli. E' normale avere un'equazione così:
1 stimolazione -> 1 prelievo -> 1 inseminazione -> 1 impianto (di 3 embrioni qualsiasi).
Tutto ok, no?
Bene, nei paesi civili, invece, si cerca di evitare di danneggiare la donna con questi cicli continui intervenendo nell'unico punto possibile: il congelamento degli embrioni.
Così, se un impianto non va a buon fine, si possono fare altri tentativi SENZA danneggiare e stressare ulteriormente il corpo della donna.
Invece no... Anche se, statisticamente, la percentuale realmente vitali di queste cellule è minima ed è indispensabile che stiano in un utero per poter arrivare a formare un essere umano, definiamo queste cellule come "vita". Che ha più valore, a vedere quella che è la legge, della vita e della salute della madre. Molto più valore.
Quindi... La madre la risvoltiamo come un calzino ogni 6 mesi, ad ogni tentativo. Perché la "vita" POTENZIALE non si può congelare.
Religiosamente corretto... Civilmente e umanamente imbecille.

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