mercoledì 6 giugno 2007

Generazione di precari imprenditori

Ovvero: la schiavitù nell'Italia del XXI secolo.
Si, perché viviamo nell'illusione che la schiavitù in Italia sia stata abolita.
La scuola ci inculca quest'idea assurda, fin dai primi anni, e noi si entra nei meccanismi di questa società con questo pensiero, dando per scontato di essere liberi. Dopotutto, i nostri nonni hanno combattuto i loro cattivoni per liberarci dal nemico tedesco. Dopotutto i nostri padri hanno combattuto un '68 di riforme per conquistare la libertà. Dopotutto ci sono riusciti... E noi abbiamo trovato la tavola pronta e non dobbiamo combattere per questi temi. La nostra libertà l'abbiamo, ora dobbiamo trovarci un lavoro e iniziare a produrre.
Falsità e fesserie che rasentano l'Idiozia.
Prendo uno a caso, chiamiamolo "Gigi", ok?
Gigi ha 26 anni, è laureato, ha un posto da 800 euro al mese. Ha un appartamentino in periferia a Milano, dove vive con la sua ragazza, "Claretta", che ha un posto nella stessa società e con lo stesso stipendio. I nostri due eroi racimolano 1600 euro al mese e sono liberi di fare quello che gli pare. Una favola!
Adesso seguiamo Gigi per un mese e scopriamo che:
- paga 700 euro al mese di affitto ed è fortunato perché spende poco.
- spende 5 euro al giorno per pranzare + 5 euro di Claretta, totale (su 20 gg lavorativi) 200 euro/mese per pranzare fuori casa.
- spende altri 9 euro/giorno per cenare a casa per un totale di 270 euro/mese.
- spende altri 60 euro/mese per l'elettricità e il telefono (se telefona molto poco, visto che il solo canone costa 15 euro/mese, tutto escluso).
- per risparmiare, va al lavoro con i mezzi, insieme a Claretta. Bene, siaccome è in periferia, il costo del biglietto è in sub-urbana. Facciamo i bravi e facciamo che Gigi e Claretta spendano 2 euro/giorno a testa per muoversi. Fanno 80 euro al mese.
Quindi, in totale, il nostro Gigi e la sua Claretta spendono 1310 euro/mese per mantenersi, senza fare nulla di più che lavorare. Senza TV, senza macchina, senza NULLA. Avanzano la bellezza di 290 euro al mese in cui far stare: vestiti, scarpe, canone RAI, eventuali spese per l'auto, vacanze, libri, serate al cinema, risparmi, spese mediche, assicurazioni, ecc..
Se Gigi e Claretta non fanno ASSOLUTAMENTE nulla al di fuori del lavoro e di andare a dormire a casa, alla sera, riusciranno a risparmiare una cifra astronomica: 3480 euro all'anno.
Direi che sono liberi di scialare i soldi, pensando, magari, a farsi un giretto sul loro panfilo.
Questo, naturalmente, in via teorica. Perché grazie alla legge Biagi, Gigi e Claretta non sono assunti. Sono associati all'azienda per cui lavorano. Quindi non gli vengono pagate ferie o malattie. Non hanno possibilità di aumenti, bonus... E possono essere "licenziati" a piacere, anche se il termine è improprio, visto che non sono "assunti". Ottimo: possono mettere da parte il tesoro risparmiato ogni mese per salvarsi il culo nel caso in cui uno di loro si prenda un'influenza e non possa vaorare per una settimana (con riduzione dello stipendio da 800 a 600 euro). Non di più, però. Perché, altrimenti, i risparmi non coprono le spese.
Quindi?
Quindi, facciamo un'ipotesi. La nostra Claretta vuole un bambino ma non può averlo: dovrebbe stare a casa dal lavoro e non verrebbe pagata. L'azienda la sostituirebbe e non riuscirebbe più a rientrare nel "mercato del lavoro". Poi, un bambino costa. Un omogeneizzato alla frutta di qualità discutibile costa circa 1 euro. Due genitori folli che ne danno 2 al giorno al proprio figlio spenderebbero 60 euro al mese. A questo va aggiunto il latte artificiale (circa 20 euro ogni 2 settimane), le pappe (circa 3 euro/giorno). Poi c'è da vestirlo: facciamo che gli comprano 3 tutine della giusta taglia ogni mese (ipotesi fantascientifica), anche andandoci bassi spenderebbero in abbigliamento 30 euro/mese. Quindi, un bambino destinato a morte certa (visto che non vivono solo di quello che ho "messo in conto") gli costerebbe altri 220 euro/mese. Naturalmente, queste spese fisse andrebbero aggiunte alle altre spese, considerando che Gigi non è granchè e che vederlo al lavoro nudo farebbe impressione.
Però, posto di riuscire a compensare il mancato lavoro di Claretta, una volta a regime gli resterebbero la bellezza di 70 euro al mese con cui fare follie. Che, naturalmente, spenderanno in ceri da accendere in chiesa, visto che basterebbe una minima crisi dell'azienda che li fa lavorare per mandarne a casa uno o due... E distruggere tutto.
Poi abbiamo i nostri politici che ci parlano di pensioni, di futuro, di tesorini e tesoretti, dei poveri iracheni, dei poveri pensionati, di rinnovi contrattuali...
Idioti!
Fate giochi di prestigio facendoci vedere problemi lontani e che non toccano nessuno, accapigliandovi per faccende che non interessano nemmeno voi. State lì in palazzi da Principi a discutere di milioni, mentre qui si contano i centesimi. State lì a parlare di sacrifici che dovrebbero fare Gigi e Claretta per il bene dell'Italia, senza vedere che loro stanno iniziando a essere stanchi non solo di non avere un futuro ma anche di non avere un presente.
Siete seduti su una polveriera, avete acceso la miccia e state lì a parlare del sesso degli angeli.
Domani, tra un anno o tra 10, quando tutti i Gigi e tutte le Clarette si accorgeranno di essere tanti, ma proprio tanti, quando i loro figli saranno affamati, quando la speranza del futuro sarà ridotta all'arrivo del giorno seguente...

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