martedì 30 ottobre 2007

Etica aziendale? Mi prendete per i fondelli?

Cos'è l'etica aziendale?
In teoria è un foglio di carta con scritte delle regole che l'azienda rispetta nel rapporto con dipendenti, collaboratori, fornitori e clienti.
Regole tipo: "hai il diritto di fare la pausa pranzo" oppure "hai il diritto di non fare straordinari", "hai il diritto di non essere insultato", "nessuno ti deve urlare dietro improperi in mezzo a un corridoio"... "Nessuno ti deve mettere le mani addosso".
Cose normali, insomma.
Poi, ci sono aziende dove questo foglio di carta è talmente tenuto in considerazione da dare dei "plus" ai dipendenti. L'idea di fondo è che un'azienda che toglie rogne ai dipendenti è più produttiva: nessuno rende bene sul lavoro se è sommerso dai problemi di casa, di stipendio, di ambiente e così via.
Così, alcune aziende entrano, ogni anno, tra le aziende in cui è bello lavorare e alcuni accettano anche stipendi ridotti pur di farne parte: Ikea, Epson, Techint, ecc..
Tutte aziende "nobili" che, in realtà, sanno benissimo che un asino ben tenuto rende molto più di un asino affamato e bastonato. Il loro scopo non è diverso da altre aziende qualsiasi: il lucro.
Poi ci sono aziende che hanno una carta etica che, solitamente, viene esposta al cesso (dal latino "recessum", ritirata.) Ovviamente ne fanno l'uso tipico delle cose esposte in questo luogo...
Spesso, poi, arrivano a situazioni paradossali che dimostrano solo che il loro atteggiamento è di facciata.
Un esempio di questo comportamento sono alcune società di servizi alla persona che dicono di applicare rigidamente un codice etico.
Poi, però, salta fuori che si avvalgono della collaborazione di altre aziende che gli gestiscono un call center o gli forniscono sistemisti... Che NON applicano alcun codice etico.
Così, nello stesso ambiente, si ritrovano dipendenti della prima società, regolarmente assunti, insieme ad associati della società di consulenza. Questi ultimi, come tutti gli associati, hanno ferie non pagate, se si ammalano sono fatti loro, non avranno una pensione e se alzano la testa son bastonate sui denti.
ovviamente, la società finale ha ampie rassicurazioni da questo intermediario che quelle persone sono trattate bene... Ma, dico... Vorri chiederlo ai diretti interessati? invece no... perché ufficialmente è tutto a posto. Ufficialmente sono dipendenti regolarmente assunti e ben retribuiti. Ufficialmente hanno un lavoro invidiabile. Ragazzi... Ufficialmente potete andarvene affanculo perché non è vero nulla!
Più della metà delle aziende di consulenza che conosco si limita a fare da intermediari e SFRUTTA il lavoro delle persone.
Uno può anche dire che questi se ne possono andare... Ed è verissimo. Nel mondo delle favole o in paesi in cui il mercato del lavoro in condizioni umane non è bloccato da leggi idiote, una persona capace può lasciare un posto del genere e trovare in un tempo ragionevole un lavoro migliore.
Sarebbe il fallimento di queste società di "intermediazione" che si tengono il 90% dei guadagni, sfruttando ragazzini spacciati per super esperti... O super esperti troppo anziani per essere accettati come dipendenti da società più "serie".
Invece... Invece uno sta lì. Lo prende regolarmente in quel posto e sta lì perché prende delle briciole ma sono le briciole che fanno la differenza tra il poter mangiare un mese o il morire di fame.
Dietro a lui c'è un esercito di persone che non hanno nemmeno quello e fanno la fila per essere almeno sfruttate.
Poi si sente per radio, come stamattina su radio 24, un politico che dice che non c'è una soluzione al fatto che i ricchi siano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri... Che non riesce a trovarla. Ti capita di pensare, per esempio, che quel politico non troverebbe il suo uccello frugando nelle sue mutande... Perché se non vedi l'evidenza o sei stupido o ci fai.
Poi ti capita di imbatterti nella pubblicità di una delle società finali che reclamizza il suo comportamento etico... Basato sulla manodopera di intermediari che etici non sono.
Così... uno inizia a pensare che, in fondo, potrebbero evitare almeno di stampare i fogli delle carte etiche aziendali e farle direttamente di carta velina. Così come sono, "grattano".

1 commento:

Anonimo ha detto...

In alcuni punti mi trovo d'accordo e in altri un po' meno... Sicuramente alcune Aziende fanno una carta etica di facciata e se ne servono poi per scopi tuttaltro che etici. Tuttavia esistono molter carte etiche realizzate portando in causa direttamente gli operatori (ad una di queste ho collaborato alla realizzazione)che per lo meno li coinvolgono e fanno emergere tematiche reali. Che poi l'Azienda se ne occupi è ovviamente un'altro paio di maniche ma così dovrebbe essere...