lunedì 8 ottobre 2007

Primo giorno da ricordare

Il mese di ottobre è particolare.
Non solo perché c'è il mio compleanno (data, per altro, che considero di infima importanza).
E' particolare perchè ci sono 3 episodi importanti da ricordare tutti potrebbero essere riassunti così: "Come possono l'umana imperizia, il mancato controllo degli organi preposti, la volontà di produrre il lucro, l'incuria per le leggi, trasformare in tragedia un qualsiasi giorno delle nostre vite".

Il primo di questi episodi è del 2001.

L'8 ottobre 2001 c'era un sacco di nebbia a Milano. All'aeroporto di Linate le operazioni procedevano come al solito: nulla di eccezionale per l'autunno di un aeroporto che ha nella presenza di nebbia uno dei suoi principali biglietti da visita.
Un po' scosso dall'attentato al WTC del mese prima, l'aeroporto di Linate faceva il suo lavoro di tutti i giorni.
Alle 8 circa, un piccolo Cessna Citation stava rullando per portarsi in posizione di decollo, schedulato subito dopo la partenza di altri aerei ben più grandi. Contemporaneamente, un McDonnel Duglas MD-87 della Scandinavian Airlines stava decollando dalla pista.
A causa della nebbia, della presenza di un radar di terra spento, delle errate segnalazioni sulla pista, di superficialità da parte del personale di terra e dei piloti, il piccolo cessna, invece che impoccare la pista di rullaggio, finì su quella principale.
Il gigante MD-87 si scontrò con il cessna disintegrandolo e concluse la sua corsa di decollo schiantandosi contro un deposito bagagli in cui stavano lavorando 8 operatori.
4 di questi sopravvissero mentre gli altri 4 non ebbero scampo: l'MD-87 era carico di benzina e l'incendio che seguì tenne impegnate per ore le squadre di emergenza.
I 4 del Cessna furono i primi ad andarsene, senza scampo. A seguire, insieme ai 4 addetti, i 110 occupanti dell'aereo.
Ironia della sorte, grazie alla perfetta organizzazione, i mezzi di soccorso impiegarono oltre 8 minuti per arrivare sul luogo del disastro maggiore mentre i resti del cessna vennero rinvenuti con un ritardo di ben 26 minuti.
Al processo, le pene sono state piuttosto miti e, grazie al famoso indultino, a scontarle sono solo 2 imputati e con una durata di pena tale (1 anno e 4 mesi uno, 3 anni e 3 mesi l'altro) che nessun giudice può negare gli arresti domiciliari.
Così, come un'altra tragedia italiana di qualche anno fa, le vittime si seppelliscono 2 volte e i responsabili non pagano mai.
Poi si possono fare varie considerazioni sulla pena di morte che le major vorrebbero per chi scarica una canzone di Eros ramazzotti da Emule. ma meglio farle in altro post.
Oggi resta l'amarezza, che si sparge, come fuoco su un deposito bagagli di Linate.

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