lunedì 29 ottobre 2007

L'angolo del piegato...

Mi fa una certa rabbia sentire TG e Radio, leggere giornali e siti Web, sentire questi grandi uomini che decidono del futuro delle masse restando chiusi nel loro rifugi dorati.
Qui c'è un intero popolo diviso in due, dove si scontrano gli anziani lavoratori iper tutelati e i "giovani" precari. Giovani si fa per dire, visto che questi "ragazzi" di 30 anni non sono ragazzi. Sono uomini e donne che vorrebbero avere una famiglia, una casa loro, un futuro, una vita. Che vorrebbero sperare di avere una pensione.
Invece si scontrano con i privilegi e le tutele della classe di anziani: pensione garantita, ferie pagate, malattia pagata, licenziamenti impossibili, tutele di svariato genere...
Nessun imprenditore sano di mente (me compreso) assumerebbe mai uno da tutelare in quel modo se esistessero contratti di tipo diverso. Che esistono e che vengono usati fino in fondo. Che non prevedono alcuna tutela, passando dal massimo a zero e creando generazioni di sfruttati. Schiavi moderni che vengono usati e gettati da aziende i cui dirigenti sono privi di scrupoli sociali (come nella maggior parte delle aziende). Il primo scopo di un'azienda, dopotutto, è il lucro. Quindi sono i soldi. Non è il guadagno (che può essere anche un guadagno sociale, ambientale, di immagine). è il lucro. Il 99% delle aziende italiane, quindi, è potenzialmente un'azienda stronza.

C'è i0n atto una guerra tra poveri che vede contrapposti questi due schieramente, a contendersi una coperta troppo corta, cortissima.
In questa battaglia per la conquista di diritti e di un futuro ci sono gli imprenditori che, spesso, ci guadagnano senza offrire nulla.
Non è un caso che i prezzi continuano ad alzarsi mentre gli stipendi sono sostanzialmente gli stessi.
Questo sistema è destinato ad arrivare a un punto di rottura in qualche anno: è una legge storica che si è presentata più volte (degli egizi in poi) ma che i nostri politici non capiscono. Si vede che non hanno studiato abbastanza a scuola.

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