martedì 16 ottobre 2007

In questa città di lebbrosi, io sono quello con le piaghe più belle

Una frase tratta da "Il grande inganno" (1990) mi è venuta in mente ieri sera.
Ero lì, in Sant'Ambrogio, uscito dall'ennesima inutile chiacchierata con una delle risorse umane e mi stavo guardando un po' attorno.
Ho visto gente di tutti i tipi: dalla ragazzetta trendy mezza nuda alla vecchina piena di soldi che guardava la vetrina della "boutique" dove erano esposte salsine da 50 euro all'etto.
Ed ho visto i "piegati" che uscivano dalla società con cui avevo apepna parlato. Giovani ed adulti dallo sguardo spento, dalla curiosità assopita, dall'espressione che non vedeva più. Dalla creatività mortificata.
Così, mi mè venuta in mente quella frase.
Ho una vaga idea del perché... Ma non saprei giustificarla.
Così, ne approfitto per annotare qui questa cosa, nella speranza, un giorno, di indagare meglio.

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