lunedì 28 maggio 2007

Meglio violentare che scaricare...

La morale è una cosa un po' particolare. Non c'entra la religione (o non religione) che si professa. Non c'entra molto nemmeno l'educazione specifica ricevuta in famiglia. C'entra più la società.
Così, è normale che, oggi, si consideri immorale, a livello quasi universale, fare del male ai bambini. Allo stesso modo è normale che si consideri immorale, in questa nostra Italia, la violenza sessuale. Non è normale considerare immorale, invece, il download di Mp3 da Internet o il craccare qualche software. La frase più usata in questi casi è "Non è LEGALE". La moralità, qui c'entra poco.
Nella maggior parte dei casi, però, la moralità e la legge coincidono. Si, perché la spinta sociale verso la moralizzazione DEVE avere una corrispondenza con la legge. Purtroppo, però, non sempre si verifica questa coincidenza.
Penso, per esempio, all'interruzione volontaria di gravidanza. Per me è immorale (tranne che in rari casi che non sto a specificare), per i cattolici dovrebbe esserlo (per TUTTI e IN OGNI CASO). Per i cattolici reali (cioè la maggior parte degli italiani, che si dichiarano tali senza seguirne gli insegnamenti) non lo è. Sulla spinta del femminismo anni '70, questa materia è stata regolata e sembra funzionare decentemente (per fortuna).
Però ci sono cose, nella legge, che mi fanno incazzare.
Per esempio... Il reato di violenza sessuale prevede condanne che vanno da 6 mesi a 3 anni di reclusione. Un incensurato può violentare la prima tipa che incontra e:
1 - Cavarsela con 6 mesi perché è incensurato e, magari, fa pure parte di qualche associazione di volontariato.
2 - Avere la pena sospesa perché 6 mesi son pochi per farlo andare dentro e poi si può recuperare e non c'è spazio in carcere e ha la mamma malata e è l'unica fonte di reddito familiare e ha un'unghia incarnita e 10.000 altri motivi.
3 - Nel caso in cui vada in galera, se fa il bravo, può uscire dopo poco per buona condotta. Magari si fa solo 3 mesi.
Ovviamente, la vittima si arrangi... Non importa se lo incontrerà tutti i giorni, se lui è un suo vicino di casa, se è il marito. Non importa della sua sofferenza, della sua vita rovinata, della crisi dei suoi rapporti con il partner o con il resto del mondo. Alla legge, questo non importa.
Allo stesso tempo, il nostro brillante Legislatore, punisce il reato di condivisione con profitto di opere protette (I.E.: il download di UN file MP3) con una pena che va da 1 a 3 anni di reclusione. COn profitto, secondo i dettami delle ultime modifiche alla legge, che prima parlavano solo di "lucro". Il profitto è anche la mancata spesa per l'acquisto del brano, il piacere di ascoltarlo, la "bella figura" che si fa nel passarlo a un amico... In pratica è legale solo scaricare, ascoltare e scambiare brani che NON piacicono, che non si sarebbero mai acquistati e che nessuno vorrebbe mai sentire. Detto tra noi: conosco album che corrispondono in pieno a questa descrizione.
Tornando in tema... Se quello di prima decidesse di non violentare la ragazza di cui sopra ma di spararsi in cuffia l'ultimo successo... Che so... Dei Ricchi e Poveri... Rischierebbe 6 mesi in più di galera.
Quindi... Traducendo in soldoni quello che dice la legge... Piuttosto di scaricare materiale protetto, và in giro a compiere atti vandalici, violenta e fa altre cose. Ma Spiderman 3, no. Non lo scaricare.

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