martedì 8 maggio 2007

Quando dico "no" significa proprio no. N-O

In questi giorni sto facendo una riflessione sul significato delle parole.
Lo diceva Beppe Grillo, in un suo spettacolo, con un'idea ripresa da innumerevoli scritti che, da almeno un secolo, ipotizzano un cambiamento. Scritti che affondano le loro radici nelle storture fasciste e comuniste.
Ci hanno rubato le parole.
Ogni giorno ce le rubano.
Si va dalla "casa delle libertà", organizzazione politica di centro destra che non brilla per aver liberalizzato alcunché ma, al limite, per aver imposto nuovi paletti e vincoli, complice di uno "stato mondiale" di allarme nei confronti del terrorismo.
Si passa da un "Libero Infostrada" che propone connessioni a Internet mettendo regole ferree sia su cosa si può fare con la propria connessione, sia sui termini di disdetta, su penali e quant'altro.
In mezzo c'è di tutto: offerte di biglietti da visita gratis in cui le spese di spedizione vengono fatte pagare 100 volte il prezzo reale, navigazione UMTS senza limiti (anzi: no limits perché in inglese suona meglio) in cui sono inclusi X Mb di traffico e quello successivo si paga in litri di sangue, download "free" di applicazioni che possono si essere scaricate gratuitamente ma che funzionano solo previa registrazione e pagamento di qualche decina di dollari. Persino le cosidette parolacce, a causa di una legittimazione fatta da un ex presidente del consiglio, non si salvano più.
Se, fino a qualche anno fa, questi "affaroni" sia sociali che economici erano prettamente di competenza delle aree di servizio autostradali o di venditori occasionali di fuffa, oggi sono istituzionalizzati e nessuno se ne lamenta più.
C'è un libro, di fanta politica, in cui questo furto di parole è evidente ed esasperato. Proprio su questo furto si basa l'Impero del Male che viene descritto. Ecco abbiamo un orologio che va avanti di 23 anni.
Così, adesso vorrei chiarire una cosa... Quando dico di "no", voglio proprio dire "no". N-O.
Se necessario, voglio anche brevettare questa parolina magica. Perché, nel dubbio, voglio essere sicuro di poterla dire. No!

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