martedì 15 maggio 2007

Microsoft, l'IT e l'Open Source

Eh, si. Microsoft è all'attacco.
Dopo anni di combattimenti legali dovuti alla sua posizione di dominio assoluto nel mercato IT, dopo aver cercato in tutti i modi di dimostrare che non è l'unico concorrente del mercato e che gli utenti hanno un'ampia scelta di sistemi operativi da installare... Adesso che si sente il fiato delle community Open Source sulla nuca, decide di passare al contrattacco.
Lo fa come solo le corporation sanno fare: con la carta bollata e puntualizzando che Linux viola ben 230 brevetti di proprietà Microsoft. Ovviamente, l'attacco è causato dal fatto che se Microsoft si vede abbastanza tranquilla sul lato client/monkey user (che non sanno che esiste un universo al di là dell'asteroide Windows), i risultati di Windows Server 2003 e della sua release 2 non sono stati incoraggianti. Anzi: nel mondo dei server, specialmente in ambito Web, posta e file server, Linux sta diventando il padrone.
Ovviamente, questa minaccia, destinata a sconvolgere il mercato anche ai danni della stessa Microsoft se portata a termine, non è un episodio isolato.
A cavalcare l'assedio all'Open Source è anche un comunicato di Aitech-Assinform, apparentemente neutrale e reperibile qui.
Apparentemente nulla di male: semplicemente si chiede che l'uso di software open venga fatto nel rispetto del pruralismo e della neutralità tecnologica.
In realtà, il male c'è... Chi sono questi qua? L'Aitech-Assinform è l'associazione di 400 società industriali del mondo dell'IT italiane e fa parte di Confindustria. Escludendo i produttori di hardware, quasi tutte le altre aziende inseriscono nella loro presentazione di essere al servizio della pubblica amministrazione in ambienti consolidati.
Chissà qual è l'ambiente consolidato di cui parlano?
E ci sarà una tra queste aziende che avrà una "potenza" maggiore? Oppure IBM e i suoi 7000 dipendenti conteranno come la Guttadauro Computers&Communications (53 dipendenti)?
Io sarò sospettoso e maniaco ma ho come l'impressione che questo comunicato tanto neutrale sia solo una monetina in più che viene messa sulla bilancia per favorire Microsoft e tutte le società che si basano esclusivamente sulle sue piattaforme per proporsi ai privati e spartirsi la ricca torta della pubblica amministrazione.
Ovviamente trascendendo i provvedimenti che tutte le PA serie del mondo stanno prendendo a favore dell'Open Source. Perchè al di là dei giochi (l'unico motivo che può spingere decisamente verso Windows), per scrivere lettere, navigare, gestire siti, fare grafica, tabelle, report, gestire dati e il 99,9% delle cose che vengono fatte in ufficio, NON serve Windows. Basta un qualsiasi computer con qualsiasi sistema operativo: Linux, OSX, Windows... Ma persino OS/2, AmigaOS, BeOS...
Vista la sua economicità (è gratis) e la sua diffusione in ambito server, le PA del mondo stanno semplicemente dicendo: per fare quello di cui abbiamo bisogno non compriamo Windows ma sfruttiamo le cose gratis che ci sono in giro e che sono equivalenti. Perché con il prezzo di Windows + Office, risparmiato, possiamo comprare almeno 1 bel computer in più.
Ovviamente, questa cosa non può piacere ai signori della Aitech-Assinform.

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