sabato 12 maggio 2007

Tra 200 mesi...

Mia nonna mi ha chiesto quando io e mia moglie battezzeremo la bambina.
Una domanda più che ricorrente. Diciamo che è la terza o quarta domanda che parenti, amici e conoscenti ci fanno.
Io non voglio battezzarla. E nemmeno mia moglie.
Perché IO, il suo papà, devo prendermi la responsabilità di segnare mia figlia per il resto della sua vita?
Crescendo imparerà un sacco di cose. Avrà la possibilità di leggere i testi sacri di tante religioni (in casa abbiamo diverse versioni di Bibbia, di Vangeli, il Corano, il Mahabharata e altro ancora).
Che ne so io di quello in cui crederà? Magari crederà nel Dio dei protestanti. Forse sarà buddista. Probabilmente sarà atea ma ci sono forti possibilità che sia agnostica oppure musulmana.
Al di là della questione della mia religiosità, non vedo perché imporle qualcosa che, per tutti non è così.
Quanti battezzano i loro figli sapendo coscientemente tutti i diritti e i doveri che gli impongono? Io credo ben pochi. Vorrei poter mettere su una bilancia tutti quelli che battezzano i figli perché usa così e quanti lo fanno perché ci credono veramente, conoscono le idee della Chiesa e le rispettano fino in fondo.
Ecco: io non voglio.
Quello che vorrà essere, lo chiederà lei.
Intanto è una brava bimba impegnata in cose molto più adatte a qualsiasi infante di 4 mesi e a me sta bene così.

1 commento:

LadySissy ha detto...

Condivido.
E per curiosità ho cercato nella rete (mi era già venuta in mente giorni fa di cercare) ed è possibile sbattezzarsi :)
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/#05